Il mercato degli immobili di New York e di Londra sembra non conoscere la parola crisi, gli unici elementi negativi che vengono segnalati sono la scarsità di appartamenti messi in vendita o in affitto che comportano un incremento notevole dei prezzi.

È quanto infatti sta accadendo a Manhattan dove nel mese scorso i prezzi delle locazioni sono aumentati in modo più rapido rispetto a quanto accaduto nell’ultimo semestre; mediamente l’affitto è cresciuto del 6,7 per cento, ovvero di oltre tre mila dollari in un confronto con l’anno prima, e nonostante questi aumenti di presso salgono anche i dati delle firme di contratti che sono cresciuto del dieci per cento in un confronto anno su anno.

Nello stesso tempo il quantitativo di case messe in vendita a Manhattan è sceso del 34% nei primi 3 mesi di quest’anno, il che rappresenta il valore più elevato dei passati dodici anni periodo in cui era rimasto pressoché identico; anche questo dato giustifica l’incremento degli affitti poiché a fronte di minori possibilità di scelta ovviamente si preferisce non comprare qualcosa che non soddisfa in pieno ma prendere in affitto una casa.

La situazione è molto simile a quella del mercato britannico dove sette mesi di aumenti hanno fatto lievitare i costi delle abitazioni così tanto da sorpassare qualsiasi record mai raggiunto in precedenza; in Inghilterra i costi delle abitazioni sono aumentati mediamente dello 0,2 per cento ogni mese portando il prezzo medio di una casa intorno alle 230 mila sterline.

Assoluta regina di questo andamento positivo è la capitale britannica dove il valore degli immobili aumenta ad un ritmo tre volte maggiore di ogni altro mercato degli immobili del Paese.

Fonte: News immobiliare.it del 15/04/2013

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