A gran voce la Consulta Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale comunica il disagio, l’incertezza e la mancanza di informazioni precise che contraddistingue questi pochi mesi che mancano al pagamento della prima parte dell’Imposta Municipale Unica, e prorpio questa difficile e confusa situazione ha spinto i Caf a mandare una lettera a Vieri Ceriani, sotto segretario del Ministro dell’Economia; nelle missiva viene chiesta una proroga dei termini e per la rata da versare entro la metà di giugno che vengano applicate le tariffe base.
 
Le amministrazioni comunali potranno, nel caso venga approvato l’emendamento che è stato portato in Senato, deliberare quale sarà la quota da pagare fino al 30 settembre, mentre il termine originario era fissato entro la fine di giugno, questo nonostante la prima rata dell’Imu vada versata il 16 di giugno, ad oggi comunque solo il sei per cento dei Municipi ha comunicato la prorpria decisione circa la quota.
 
Stando così le cose i Centri di Assistenza Fiscale richiedono che vengano usate le aliquote e le detrazioni di base per il calcolo della prima rata dell’Imposta Municipale Unica di quest’anno o che venga spostata la data di versamento della prima tranche; si richiede in ogni caso che le risposte arrivino entro questa settimana altrimenti la situazione diverrà di difficilissima gestione sia per gli operatori del settore che per i cittadini; domani è prevista la votazione del Decreto legge presso le Commissioni Bilnacio e Finanze del Senato ed in questo circostanza si potrebbe trovare un’opportuna soluzione con un emendamento; così suggerisce Valeriano Canepari a capo della Consulta dei Centri di Assistenza Fiscale.

 

Fonte: articolo di Giovanna Valsecchi da immobiliare.it del 02/04/2012

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